Finale Ligure, La riviera delle palme
Transitando sulla bellissima e panoramica Aurelia una galleria, quasi a volere annunciare la ridente cittadina costiera che ci attende, precede Finale Ligure, una delle più belle località balneari della Liguria Occidentale. Finale è costituita da tre centri: Finale Marina, Finale Pia e Finalborgo. L’origine del nome affonda le radici nel tempo: in latino “ad fines” significa “presso il confine”, infatti, all’epoca romana la zona era designata come regione di confine tra il territorio dei Liguri Sabati e
dei Liguri Ingauni. Abbracciata da colli ricchi di vegetazione, e con una spiaggia molto bella e ampia, Finale non è soltanto una delle più amene località balneari della Liguria; essa è molto importante anche per le sue opere d’arte e per la storia. Per tutto il Medioevo, infatti, Finale fu un centro indipendente sotto la famiglia dei marchesi Del Carretto, e solo dal 1713 fu sotto il dominio genovese. Attualmente l’incantevole lungomare di Finale è adorno di palmizi e di variopinti giardini.
Nella frazione di Finale Marina e di Finale Pia si possono visitare la Basilica di San Giovanni Battista,
la Chiesa dei Cappuccini, che conserva nei suoi sotterranei i resti di un’antichissima pieve del VI secolo, e la chiesa di Santa Maria di Pia, dal bel campanile romanico, affiancata da un’Abbazia benedettina del Quattrocento. Tra frutteti e ville la strada sale fino a Finalborgo, che conserva un nobile aspetto medioevale e bei monumenti quali il Palazzo del Comune, la Basilica di San Biagio e la caratteristica Porta Testa. Ma Finale è anche la zona della Liguria più ricca di caverne preistoriche: pare che siano più di 100, di profondità variabile, che durante i tempi preistorici offrirono per lungo tempo sicuri ripari all’uomo. In alcune di queste furono ritrovati preziosi resti di un’antica civiltà: scheletri, ossa lavorate, scalpelli in pietra e cocci di stoviglie, denti, ossa di fiere ed altri reperti ancora, oggi conservati nei musei di Finale e di Genova. Due di queste caverne, le Arene Candide e la Pollera, sono di fama mondiale. Le bellezze naturalistiche del finalese rendono la zona adatta a moltissimi sport: trekking, mountain bike, arrampicate in parete e, naturalmente, immersioni subacquee. Due sono le immersioni più note: la “secca dei marassi” e la “secca delle stelle”, entrambe situate a poca distanza dal porto di Finale a profondità adatte a tutti quei subacquei
che abbiano un minimo d’esperienza. Preciso che si tratta di due secche non straordinarie dal punto di vista coreografico, mancando di gorgonie e di forti concentrazioni di pesce, ma molto ricche dal punto di vista biologico, con soggetti interessanti dal punto di vista fotografico, che variano con il succedersi delle stagioni. Fatte queste premesse le descriviamo brevemente.