Paolo Fossati
Sono nato a Torino il 13 luglio 1958, segno zodiacale cancro, elemento acqua….
Fin da piccolo l’acqua è stata la mia principale fonte d’attrazione. La prima maschera mi è stata regalata a sei anni, a nove anni il primo fucile subacqueo; fortunatamente lo ho usato pochissimo. Mi ha subito appassionato osservare la vita marina e non “terminarla”.
Nel 1982 ho conseguito il primo brevetto Ara Base della FIAS ed ho iniziato ad immergermi con l’autorespiratore. Il ritmo è stato subito intenso, tanta era la passione. Nel 1985 ho conseguito la laurea in medicina veterinaria ed è arrivata la prima Nikonos IV senza flash, nel 1986 il primo flash subacqueo, SB 101 Nikon.
Dal 1989 al 1993 mi sono dedicato alle gare di caccia fotografica vincendo il Campionato Italiano nel 1990 all’Argentario. Ho partecipato a concorsi di fotografia subacquea nazionali ed internazionali vincendone molti. Dopo questa parentesi agonistica, che ritengo fondamentale per la mia formazione di fotografo subacqueo e durante la quale ho conosciuto molti amici con i quali sono attualmente in contatto, è iniziata una collaborazione con la rivista Mondo Sommerso. E’ seguito il contatto con altre testate giornalistiche e, nel 1994, l’accordo con la rivista AQVA, che mi ha avviato definitivamente al mondo del professionismo. Nello stesso anno ho conseguito i brevetti SSI fino a Divecontrol Specialist. Nel nuovo millennio inizia l’avventura della subacquea tecnica e nel 2013 la scoperta della didattica americana GUE mi ha permesso di acquisire una nuova consapevolezza ed una maggiore sicurezza in immersione ma soprattutto un migliore controllo dell’assetto ed un attento rispetto per l’ambiente marino. L’incontro con un team esperto, fidato e appassionato, mi ha permesso di fotografare a quote più impegnative.
Attualmente collaboro con le riviste di attività subacquee italiane e con numerose case editrici. In modo parallelo continuo a svolgere l’attività di veterinario, che mi occupa principalmente come direttore sanitario di un canile in cui cerco di dare una possibilità di vita migliore a tanti animali randagi. L’impegno e la passione che metto in entrambi i lavori sono complementari e non potrei rinunciare a nessuno dei due. L’interesse principale continua ad essere la biologia marina, soprattutto mediterranea, attraverso la quale cerco di diffondere un messaggio di rispetto e d’amore nei confronti dell’ambiente marino.
Col mio lavoro ho la fortuna di documentare la bellezza della vita sottomarina ma sento anche il dovere di denunciare la situazione precaria in cui versano ormai tutti i mari del mondo. Inquinamento, pesca eccessiva, turismo scriteriato, troppi popoli continuano a vedere il mare come una risorsa da sfruttare ed ignorano il fatto, denunciato da molti esperti, che la situazione degli oceani è drammatica.
Dopo anni di reportage “turistico”sto cercando di dedicarmi alla documentazione del degrado e della sofferenza del mare, denunciando i meccanismi che lo hanno ridotto così e cercando di dare vita ad associazioni di subacquei che possano fare pressione sulle amministrazioni affinchè lavorino per ridurre i danni delle lobby che hanno interessi allo sfruttamento del mare.
La mia filosofia fotografica è “ogni lasciata è persa”, in altre parole, ciò che vedo oggi in mare e non fotografo potrei non vederlo mai più. Quindi scendere con due scafandri impone l’uso di gusci più piccoli e leggeri possibile. Ormai anche negli aeroporti la vita è sempre più dura e la priorità deve essere data al minimo peso ed all’ingombro ridotto. Per questo motivo dopo 30 anni di uso delle reflex sto scoprendo i vantaggi delle mirrorless che consentono di essere più “leggeri e snelli”.
Ho avuto la fortuna di viaggiare e fotografare in molti mari del pianeta, nelle condizioni più variabili. Sono disposto a trasmettere tutta la mia esperienza fotografica subacquea durante workshop intensivi “tutto in un giorno”. Quasi tutti sono in gradi di effettuare buoni scatti in acque calde e limpide, non lo stesso in acque fredde e sporche. Quali sono i segreti per ottenere buoni risultati anche in pessime condizioni? “Tutto in un giorno” vi svela semplicemente e comprensibilmente le tecniche per arrivare in breve tempo ad ottimi risultati fotografici.
Nel 2015, insieme alla biologa Francesca Notari, ho realizzato il libro “Meraviglie del Mediterraneo” guida al riconoscimento degli organismi marini, una sorta di collezione di immagini di tutte le specie viventi mediterranee che ho fotografato in oltre 30 anni di attività subacquea. Un libro indispensabile per tutti gli appassionati d’immersione che amano conoscere l’identità dei loro incontri subacquei.