Ventotene
Un mare ricco d’isole, il Tirreno; a Nord l’Arcipelago Toscano, a sud le Isole Ponziane, entrambi decretati, per una buona parte della loro estensione, Aree Marine Protette. L’arcipelago ponziano e’ formato da due distinti gruppi d’isole: ad est Ventotene e Santo Stefano (facenti parte del Comune di Ventotene), ad occidente Ponza, Zannone e Palmarola (appartenenti al Comune di Ponza).
Questi due gruppi distano tra loro 39 km e si trovano a sud di Capo Circeo. Le isole di Ponza e Ventotene sono le uniche ad essere abitate. All’origine della maggior parte delle isole ponziane vi è un enorme cataclisma: circa 1.700.00 anni or sono una grandissima eruzione vulcanica fece spuntare dal mare due grosse emergenze laviche, le due sommità del vulcano stesso, che oggi sono Ventotene e Santo Stefano. Il lavoro degli elementi le ha modellate per migliaia d’anni, riducendone le dimensioni e variandone la morfologia; attualmente risalgono da 900 metri di profondità fino alla superficie. Punta dell’Arco, volta a sud-ovest di Ventotene, evidenzia gli strati
lavici sovrapposti e con la sua maestosità e spettacolarità è testimone del lentissimo fenomeno geologico. La genesi vulcanica è in ogni modo evidente ovunque, dalla morfologia delle rocce a quella dei fondali: zone tufacee si alternano ad altre basaltiche, con l’interposizione d’inconfondibili accumuli di sabbia nera. L’unica isola che sfugge a questa genesi è Zannone, costituita da calcari e dolomie, risalenti al Triassico Superiore. Insieme con Ponza e Palmarola, Zannone ebbe origine due milioni d’anni fa, anch’essa da un’eruzione vulcanica, pur evidenziando un aspetto geomorfologico completamente diverso. Ventotene è la più piccola isola abitata dell’arcipelago pontino, i suoi abitanti sono appena 300. E’ lunga circa 2800 metri, per 900 di larghezza e 139 d’altezza. Ad appena un miglio si trova Santo Stefano, di dimensioni ancora minori. E’ costituita principalmente da tufi e basalti, con meravigliose testimonianze di costruzioni romane e borboniche ancora oggi utilizzate: il porto che permette l’accesso all’isola e la strada a tornanti che sale verso il centro abitato sono solo i primi due esempi di tali architetture. Il calore che abbraccia il turista all’arrivo è palpabile; sembra che il tempo a Ventotene sia rallentato, igiorni scorrono lenti e l’anima si riappacifica col mondo.
Gli abitanti dell’isola riescono ancora a donare sorrisi, ognuno di loro sembra avere mille avventure da raccontare, come vecchi lupi di mare. Pare che il mare circondi l’isola per proteggerla dalla frenesia della terra ferma, per conservare la bellezza delle cose semplici e genuine. È per mantenere quest’incanto che nel 1997 Ventotene ed il vicino isolotto di Santo Stefano sono diventate Area Marina Protetta. Grazie alla sensibilità degli abitanti e ad un controllo sullo sfruttamento indiscriminato del mare, i fondali, di per sé già stupendi, si sono ripopolati delle specie più caratteristiche del Mediterraneo. Le acque di Ventotene sono molto limpide grazie alla lontananza dalla costa ed alla natura rocciosa del substrato. Per i subacquei che amano immergersi in un mare ricco di sorprese ed hanno voglia di sentirsi in pieno contatto con la natura, quest’isola offre opportunità emozionanti, grazie alla bellezza, alla varietà ed alla ricchezza di vita reperibile in ogni punto d’immersione.