Pesce pipistrello

Pesce pipistrello

Isola grande
La prima immersione è stata una sorpresa, 35-40 metri di visibilità, una luce incredibile ed il bassofondo di 8-10 metri ci hanno regalato quasi 80 minuti di fotografie. La corrente è sempre sostenuta ma raramente tale da impedire la fotografia. La fanno da padrone i coralli duri soprattutto acropore e favites. In alcuni casi raggiungono dimensioni raramente osservabili altrove. Tantissimi pesci tipici dei reef corallini del Mar Rosso e dell’Oceano Indiano. Un “brulicare” di pesci ovunque.
pesci angelo, anche in banchi, pesci lima, pesci farfalla, tantissime razze maculate, spesso che riposano sotto le acropore offrendosi per scatti interessanti. Sono presenti, purtroppo, molte stelle corone di spine, per intenderci quelle che si nutrono di corallo.

The Arch
La parete lavica della piccola isola cade con grossi massi fino ad una decina di metri di profondità terminando su un canalone di sabbia che a tratti diventa uno “slope” che arriva alla profondità

Castagnola durante una notturna

Castagnola durante una notturna

massima di 30 metri. Come segue si procede in favore di corrente, moltissimi alcionari colonizzano i grandi massi squadrati precipitati dalle coste dell’isola e colonizzati da spugne e celenterati. Alla profondità di 4-5 metri si aprono due grotte, è indispensabile una torcia per entrarci ed esplorarle. Sono ampie e non profonde, la seconda ha un ingresso stretto e poco visibile ma all’interno è più vasta ed ampia della prima che ha un ampissimo ingresso ed invita all’esplorazione. All’interno vivono un paio di trigoni e nuvole di “flahlightfishes”. Uscendo dalle grotte dirigendosi con la parete a sinistra il fondale decade rapidamente con due ampi gradoni arrivando a circa 30 metri di profondità su un vastissimo giardino di alcionari violetti, una spettacolo a perdita d’occhi nell’acqua limpidissima. Lyon fish, murene, pesci azzannatori e pesci angelo un po’ dovunque animano una già coloratissima coreografia subacquea degni dei migliori siti mondiali. Qui si ha un discreto passaggio di pesce pelagico, soprattutto di grandi barracuda e ricciole di dimensioni notevoli.

Boeing
L’isola ha questo nome perchè il suo profilo ricorda quello del noto aeromobile. La costa è battuta dalla solita forte corrente che negli strati più superficiali permette la vita solamente ai cosiddetti coralli duri, dotati di scheletro calcareo, che possono opporre una maggiore resistenza all’acqua. Spinti dalla corrente ci siamo avventurati più lontano dalla parete attratti da spugne incrostanti coloratissime ed estese, che non avevo mai visto prima, tali da ricordare un’immensa tavolozza di un pittore. Sottili cuscini gialli, viola, rossi, estesi per metri e metri, una coreografia veramente accattivante ed inusuale. Poi, improvvisamente, un’interruzione della distesa di spugne lascia spazio ad un giardino di alcionari infinito, come mai avevo visto nella vita, una cinquantina di metri
sul fondo piatto, di circa 25 metri di profondità, sembra un vivaio di alcionari, di mille colori. Ed anche qui la corrente è forte, anzi fortissima, tale da rendere quasi impossibile fotografare perchè anche con l’uncino, i bracci dei flashes vengono continuamente piegati. Una grossa roccia con una grotticella zeppa di pesci angelo mi offre un piccolo ridosso per documentare questa situazione fantastica. Poi rientriamo verso la costa, pinneggiando con lo sguardo verso questa meraviglia sommersa, quasi a non volercene staccare.

Corallo nero, Isola del Sud

Corallo nero, Isola del Sud

Ile du Sud
L’immersione si effettua sulla punta meridionale, molto esposta alle correnti ed al moto ondoso. E’ l’ingresso in acqua più difficile del viaggio perchè bisogna buttarsi tutti insieme col jacket sgonfio e scendere rapidamente per non essere spinti dalla corrente a superare la parete del maestoso promontorio sommerso da circumnavigare durante l’immersione. La parete è subito ripida e brulicante di pesci azzannatori, ve ne sono ovunque, tra i maestosi rami di corallo nero. La parete scende ripidissima a piccoli gradini fino ad un corridoio sabbioso, intorno ai 40 metri dove s’incontrano quasi sempre grossi trigoni. Vive stanziale una enorme cernia, credo superi i 150 kg, che non si fa avvicinare troppo da effettuare buoni scatti ma abbastanza da capirne le dimensioni inusitate. Nuotando con la parete sulla sinistra, nell’acqua di una limpidezza incredibile, sfrecciano banchi di grossi carangidi e tonni di varie specie. Rari purtroppo gli squali. Presenti numerose gorgonie a

Gorgonia a frusta, Isola del Sud

Gorgonia a frusta, Isola del Sud

frusta, bianche o rosse e qualche alcionario. Risalendo verso la superficie si possono osservare varie aquile di mare che volteggiano tra i coralli. Intorno ai 15 metri appare una distesa di anemoni con pesci pagliaccio.